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Sentenza

Sulla imposizione indiretta sui vincoli di destinazione. Presa di posizione del ...
Sulla imposizione indiretta sui vincoli di destinazione. Presa di posizione del Notariato.
Una nuova imposta sulla costituzione del vincolo di destinazione?. Lo studio realizzato dal CNN trae origine dall'orientamento che la Suprema Corte ha sposato, con tre ordinanze recenti (nn. 3735, 3737 e 3886 del 4 febbraio 2015), in merito all'applicazione dell'imposta sulle successioni e donazioni ai vincoli di destinazione.
In particolare, gli Ermellini hanno ritenuto configurabile un'autonoma imposta gravante sulla costituzione del vincolo, in contrasto con il panorama interpretativo vigente negli ultimi anni.
La Cassazione, chiamata a pronunciarsi in tre casi concernenti ipotesi di trust auto dichiarato con finalità di garanzia, di fondo patrimoniale e di scopo, ha annullato con rinvio le statuizioni con cui le Commissioni Tributarie Regionali si erano pronunciate nel senso della sola imposizione fissa di registro sulla costituzione del vincolo, considerando applicabile l'imposizione in misura proporzionale dell'8%.
L'inversione di tendenza prospettata dagli Ermellini consegue all'interpretazione, operata dagli stessi, dell'art. 2 del d.l. 262/2006 (recante misure in materia di riscossione); il Collegio, infatti, ha ritenuto che, con la suddetta norma, sia stata introdotta una nuova imposta sulla costituzione del vincolo di destinazione e che il mero contenuto economico della destinazione basti a dimostrare la capacità contributiva del soggetto, con conseguente irrilevanza del trasferimento patrimoniale legato al vincolo.
Il Consiglio nazionale del notariato ha rilevato alcune criticità nella suddetta interpretazione, potenzialmente idonea, a parere dell'organismo, ad estendere l'applicazione dell'imposta ad ogni tipologia di vincolo di destinazione, anche di natura non traslativa ed indipendentemente dal carattere oneroso o liberale.
Lo studio del Consiglio evidenzia come l'orientamento della Suprema Corte abbia sollevato dubbi anche in molta parte della dottrina, che ha concentrato le proprie critiche sull'insostenibilità della tesi dell'istituzione di una nuova imposta, stante il tenore letterale della norma, e sul possibile contrasto dell'interpretazione suddetta con l'art. 53 della Costituzione.
Avv. Antonino Sugamele

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