Sviluppo: avanzano concordato e estensione norme su liti fiscali News 22.10.2011. Da Altalex.com
(ASCA) - Roma, 21 ott - Avanza e acquista consenso l'ipotesi di introdurre il concordato fiscale di massa per reperire risorse da destinare allo sviluppo. Il primo decreto a cui i ministri economici stanno lavorando dovrebbe essere pronto per la fine del mese. Altri provvedimenti, secondo i piani del governo, saranno varati successivamente.
Un'accelerazione e' stata chiesta oggi da Bruxelles, che considera la scarsa crescita del Paese un pericolo anche per la stabilita' dei conti pubblici. E mentre questa settimana e' saltato il Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, coordinatore del provvedimento. Sembra essere stata abbandonata l'ipotesi del decreto 'a costo zero'. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha dichiarato che vanno bene le semplificazioni ''ma servono anche risorse aggiuntive''. Niente che possa far aumentare il deficit ma la ricerca delle coperture resta, appunto, il nodo da sciogliere.
Il concordato fiscale, che tecnicamente si chiama accertamento con adesione di massa, sarebbe la soluzione che sta avanzando nel governo e nella maggioranza e su cui i tecnici si stanno concentrando. Si tratterebbe di estendere a tutti contribuenti un istituto che gia' esiste a livello individuale. Gli uffici inviano ai contribuenti che non hanno ricevuto accertamenti, ma il cui reddito non e' conforme ai parametri di cui l'amministrazione dispone, una proposta per regolarizzare la loro posizione. Il rapporto e' del tipo 'prendere o lasciare', senza possibilita' di trattativa. Gli uffici calcolano l'imposta da versare sulla base dei dati in loro possesso, senza applicare multe o sanzioni. Insieme al concordato di massa si studia anche la possibilita' di estendere le attuali norme sulla definizione delle liti pendenti. Oggi c'e' il limite di 20.000 euro per poter usufruire della definizione agevolata e l'idea sarebbe quella di alzarlo o addirittura di eliminarlo. Le disposizioni potrebbero anche essere applicate alle liti cosiddette potenziali, ossia ai casi in cui il contribuente ha ricevuto un accertamento che pero' ancora non ha impugnato davanti alle commissioni tributarie.
Un'operazione fiscale di questo tipo porterebbe in cassa, secondo le stime dei tecnici, una cifra piu' elevata dei 5 miliardi inizialmente ipotizzati per il concordato, che potrebbe arrivare anche a 10 miliardi.
Perde quota, invece, l'ipotesi della regolarizzazione della tassazione dei patrimoni detenuti in Svizzera. La misura, gia' adottata in Germania e in Gran Bretagna, richiede un accordo bilaterale con la Svizzera che non puo' avere tempi brevi. Oggi potrebbe solo partire il discorso tra Roma e lo Stato elvetico. Improbabile anche l'addizionale irpef dello 0,5% sui redditi sopra i 75.000 euro che colpirebbe 'i soliti noti'.
Le diverse misure contenute nelle bozze circolate del dl sviluppo subiranno probabilmente una sfoltita mentre altri interventi, finora non inseriti, potrebbero trovare spazio. E' il caso della proroga dello sgravio irpef del 55% sugli interventi edilizi volti alla riqualificazione energetica.
FONTE ALTALEX.COM
22-10-2011 00:00
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