Sospesa la ritenuta del 20% per i bonifici esteri.
Applicazione lampo per la ritenuta del 20% sui flussi finanziari dall'estero: nella serata di mercoledì 19 febbraio il MEF ha annunciato la sospensione della operatività della norma - introdotta dalla Legge europea n. 97/2013 ed entrata in vigore lo scorso 1° febbraio - che prevede l'applicazione automatica di un'imposta sostitutiva sui redditi provenienti dall'estero.
Applicazione lampo per la ritenuta del 20% sui flussi finanziari dall'estero: nella serata di ieri il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha annunciato la sospensione della operatività della norma - introdotta dalla Legge europea n. 97/2013 ed entrata in vigore lo scorso 1° febbraio - che prevede l'applicazione automatica di un'imposta sostitutiva sui redditi provenienti dall'estero, ivi compresi i bonifici, di cui viene presunta la natura di compenso reddituale salvo autocertificazione in senso contrario da parte del contribuente. Gli acconti eventualmente già trattenuti da intermediari finanziari sulla base della norma in oggetto saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari.
Ritenuta sospesa. La sospensione è stata disposta con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate (n. 24663/2014) - emanato su espressa richiesta del MEF - nel quale viene rinviata al 1° luglio 2014 la decorrenza della operatività della norma in esame. Al provvedimento di sospensione seguirà una norma di abrogazione della ritenuta in oggetto, norma già predisposta che verrà sottoposta alle valutazioni del nuovo governo «nell'ambito del disegno di legge concernente le disposizioni per l'attuazione dell'accordo IGA con gli USA e per l'implementazione del Common Reporting Standard».
Il Ministero spiega il dietro front con le evoluzioni intervenute in materia di scambio di informazioni, considerato «il nuovo percorso condiviso per la lotta all'evasione fiscale internazionale». In particolare a determinare la decisione di via XX Settembre sarebbe stata «l'evoluzione del contesto internazionale in materia di contrasto all'evasione fiscale cross-border, che ha subito una forte accelerazione, attraverso la creazione di un modello di accordo intergovernativo (IGA) per lo scambio di informazioni tra gli USA e gli altri Paesi». Detta evoluzione - si legge nella nota del MEF - farebbe ritenere «ormai superata la disposizione che ha introdotto la predetta ritenuta alla fonte, atteso che le informazioni sui redditi di fonte estera di pertinenza di residenti italiani saranno disponibili attraverso il canale dello scambio automatico multilaterale di informazioni».
Sospetta incompatibilità con i principi comunitari di libera circolazione dei capitali. In realtà la norma sospesa, oltre a essere divenuta oggetto di polemiche ‘interne' nei giorni scorsi - anche per le difficoltà degli intermediari nei relativi adempimenti - era finita nel mirino della Commissione Europea per sospetta incompatibilità con i principi comunitari di libera circolazione dei capitali. A stretto giro, dunque, è arrivato lo stop del Ministero.
(fonte: www.fiscopiu.it)
21-02-2014 15:04
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